Che fare quando i nodi sono troppi!

Una cucina in legno massello al giorno d’oggi è un miraggio, a meno di non impegnarsi con una spesa davvero importante.

Ma a molti capita di portarsi dietro per anni e tra svariati traslochi la vecchia cucina di ottima fattura, con linee classiche e sempre attuali, ma del solito color noce o color ciliegio che proprio non ci va più.

Non arrenderti alla cucina datata

Scopriamo la soluzione trovata da Nadia, esperta della gamma I Colori di Lucia, quando si è trovata una cucina piena di nodi ed anche malmessa nella nuova casa…

Ecco ciò che è successo a me, che i soldi per comprare la cucina di ottima fattura non li ho avuti mai: nella nuova casa ho trovato proprio una cucina in legno massello!

Che fortuna, dirai tu!

Sì… ma se la cucina è in pino con troppi nodi e poche venature, color miele in pieno stile tirolese, decisamente acciaccata, crepata e sbilenca…

…e in aggiunta il piano e alzata, seppure in vero marmo, con una tinta che fa a cazzotti col pino/miele, ottenuti ad un prezzo di favore da “quello che fa le lapidi”…

Ecco, non è che proprio sia unvidiabile, ma dopotutto la cucina è un elemento d’arredo che spesso viene lasciato in dotazione ai nuovi proprietari e, di solito, un motivo c’è: ad esempio il colore improbabile.

Verde pisello, un bicolore rosso/arancio, blu elettrico.

Se il colore è decente, di solito è indelebilmente macchiata.

Quale che sia il tuo caso, per tutto c’è LA soluzione

puoi dipingere tutto con I Colori di Lucia!

La mia cucina, proprio tutta la stanza, ha subito una trasformazione sostanziale.

– ho smontato i pensili per assestarli nella struttura, rinforzandoli dall’interno (se non avessi avuto quel problema, avrei potuto procedere alla verniciatura senza smontare nulla, se non le antine per comodità)

marmo asportato a mazzate e carteggiato i residui delle tonnellate di silicone che bloccavano l’alzata

la cappa, bella ma defunta, è andata a far compagnia al marmo

ho dovuto smontare anche la parte bassa perchè, cerca cerca, ho trovato finalmente il rubinetto del gas: dove?
Dietro il forno, in posizione assolutamente vietata. Ovviamente ho dovuto spostarlo rivedendo la posizione dei vari elettrodomestici.

E quale sarà il nuovo colore?

Lungo dissidio interiore per decidere i colori: ebbene sì, quando lavoro per un cliente ho sempre una visione rapida, chiara e convincente (almeno, è quello che mi dicono!); quando si tratta di casa mia vengo attanagliata dall’incertezza, anche perchè io i colori li conosco e so che SONO TUTTI BELLI!

Le piastrelle in offerta con cui ho costruito l’alzata hanno determinato la scelta.

Il colore che ho scelto è stato un vero classico, il neutro Cotone.

Restyling della cucina, i passaggi:

Poi è iniziata la parte divertente…

– pareti verniciate con verde Alloro

– elementi della cucina sgrassati a fondo con Tutto Pulito e sciacquati

– una mano di FONDO ANTITANNINO, che con il legno massello è sempre bene utilizzare, ma con il pino e l’abete è d’obbligo perchè il tannino risale sicuramente, creando delle macchie giallastre indelebili. Fondo in colore bianco, perchè la mia scelta è caduta sul colore COTONE.
Per colori di media o intensa colorazione c’è anche il fondo grigio chiaro, che velocizza la copertura se scegli di utilizzare un colore più scuro

TIP: se il tuo mobile ha nodi grandi o piccoli ma molto scuri comincia a dare una prima mano solo sui nodi, dopo un paio d’ore passa il fondo su tutta la superficie. In questo modo sui nodi avrai steso due mani di fondo, utili per isolare meglio il nodo!

– COTONE (linea seta) per la struttura e le ante, rigorosamente a pennello (lo preferisco al rullino a meno che non mi trovi a verniciare elementi completamente lisci).

Due mani per arrivare a copertura, più una terza per ottenere l’effetto legno con la spatola  in gomma “effetto legno”.

CARBONE (linea seta) per cardini e pomelli da rimettere a nuovo.

Il piano è stato sostituito con uno in truciolato effetto legno.

Prima o poi passerò al vero legno, e so già che lo tratterò con Olio Top Cucina adatto al contatto con gli alimenti !

A quel punto era rimasto il forno color rame mezzo stinto, il piano cottura rame e nero, la cappa acciaio, il miscelatore tutto ossidato, la lavastoviglie acciaio. 

Che fare? Si dipinge tutto.  Anche gli elettrodomestici!

E per il colore stavolta poche incertezze

  • CARBONE per il forno, tranne che per la maniglia che è rimasta rame a richiamare il piano cottura, per la cappa che sembra nata così, per il miscelatore che sembra nuovo.
  • COTONE per la lavastoviglie, con fascia con i comandi CARBONE.
  • e nuovamente CARBONE anche per il rubinetto!
     

Si capisce a quali colori va la mia preferenza!?! 

Restyling cucina: quanto tempo ci vuole?

La verniciatura, al netto degli stravolgimenti della stanza, ha richiesto solo 3 mezze giornate.

La vernice asciuga rapidamente al tatto ( le ante si possono girare e appoggiare) ed è possibile dare più mani nella stessa giornata (6 ore tra una mano e l’altra per essere sicuri).

La resa è incredibile: poco più di un litro di vernice per 3 mani di colore, verniciando laterali, interni a vista e ante fronte e retro! Prodotti promossi al 100%.

A proposito, mi hanno lasciato anche una credenza che vorrei mettere in cucina nella parete di fronte e sarà oggetto di un prossimo restyling… perchè, ovviamente, pure quella è in PINO !!!

Contatta Nadia Martignoni per una consulenza o per supporto pratico nei tuoi lavori di Restyling. 

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