Il termine Madia si riferisce ad un cassettone in legno con coperchio che si usava nelle case di campagna per impastare il pane e per custodirvi farina, lievito e altre sostanze alimentari, nella parte inferiore della madia che poteva essere chiusa con ante ma anche con cassetti, si tenevano i fiaschi e l’olio e nella parte superiore si faceva il pane.
Le nostre nonne facevano ancora manualmente il pane nella madia, utilizzando la “madre” rimasta nella madia dalla panificazione della settimana precedente. Ci voleva pazienza e fatica per sfornare un buon pane. La sera prima si faceva la “gliévata” cioè si scioglieva la “madre” con un po’ di acqua tiepida e farina. Al mattino presto veniva impastata la “gliévata” con la farina e formava i pani, che poneva sull’asse di legno a lievitare, dopo averli ricoperti con un telo. Nel frattempo, si scaldava il forno e, quando esso aveva raggiunto il giusto grado di temperatura, si infornavano i pani. Una volta ripulita la madia, il pane fresco vi trovava posto per otto giorni.
Al giorno d’oggi nel mobile madia trovano posto le provviste e sono ormai poche le donne che hanno il tempo e anche le conoscenze per impastare il pane in casa. per estensione il termoine madia perciò indica anche le dispense o le credenze, tutti mobili in ogni caso di tipo contenitivo destinati alla conservazione di cibi, non più alla loro preparazione.
Chi ha la fortuna di possedere una vecchia madia può scegliere di trasformarla con un nuovo colore magari in stile country, shabbychic o decapè per coordinarla all’arredamento già persente in casa. In cucine sia moderne che classiche la presenza di una madia fatta come una volta regala quell’atmosfera di casa come solo i mobili , anche riprodotti, di una volta sanno dare.
2 Commenti
Vorrei sapere prezzo della madia stile antico
Buongiorno Claudia! Realizziamo i mobili su misura, quale modello le piace e che spazio può dedicare a questo mobile?